PASTAFROLLA BIANCOBLU' I ragazzi di De Luca sprecano clamorosamente un triplo vantaggio nei minuti finali; Vaccarella trascina, l'arbitro delude
PESCATORE - Ancora lui: Vaccarella, centrocampista vicoaltino, è di nuovo protagonista della nostra copertina; ma la sua doppietta non è bastata...
Il calcio è strano, il Vico Alto di più. Nel momento più facile i biancoblù crollano. E si sfaldano. Alla fine del clamoroso harakiri col Don Bosco la squadra non è più una squadra, ma l'ammasso di tante e distinte indivualità. Il calcio è strano, ma alla fine giusto. Perchè il 3-0 e la conseguente vittoria vicoaltina avrebbero ancora una volta mascherato gli innegabili problemi interni che questa squadra si porta dietro da tempo. C'è bisogno di un confronto e di un esame di coscienza da parte di tutti perchè il calcio sarà anche strano, sì, ma questo Vico Alto è schizofrenico. Ma passiamo ai fatti, alla cronaca di una partita che non avremmo mai voluto commentare. Perchè come disse il caro vecchio (e adesso anche umiliato) Mourinho "si possono perdere tante partite, ma c'è solo una squadra nella storia del calcio che è riuscita a perdere dopo essere stata sul 3-0". Adesso sono due. Mister De Luca torna in extremis e con grandissima sorpresa dalla Calabria, liberandosi dalla marcatura stretta degli italici autovelox e dimostrando, ancora una volta, l'amore infinito che lega lui e suo fratello a questi fantastici colori. Forfait dell'ultim'ora per Romeo, fuori anche Guadagno e Petrini. In porta va così Graziuso (parlavamo di pazzi), difesa composta da Camaiani e Marrucci, Bratto ad agire dietro il tridente Cinelli-Vaccarella-Chiavoni. Il Vico Alto è decisamente più forte e lo fa subito capire agli uomini contati del Don Bosco, primo solamente nella classifica dei falli fatti. Il leit-motiv del match è semplice e costante: biancoblù all'attacco, gialloneri a difendersi con le cattive e pericolosi, talvolta, in contropiedi però male orchestrati. Ma tutte le occasioni più pericolose arrivano da parte della banda De Luca. Ci provano Vaccarella, Bratto e Marrucci: il primo, apparso in uno stato di forma eccellente, con le sue celebri sgroppate e i suoi tiri sempre poco fortunati; il secondo tenta la soluzione da lontano senza particolare successo; il terzo con un fendente di poco alto sopra la traversa. Il tempo per il vantaggio è comunque ormai fertile. E i biancoblù passano grazie alla punizione tanto lontana quanto potente dello stesso Vaccarella, che colpisce il palo e insacca poi l'1-0, per andare alla fine ad esultare mimando il gesto del pescatore insieme a Marrucci. La rete non cambia minimamente il motivo predominante della partita: prima della fine della prima frazione ci proveranno ancora Bratto su punizione e lo stesso n.8 biancoblù. Nella ripresa ecco l'ingresso di Pelati per un Bratto a mezzo servizio causa contrattura accusata la settimana scorsa. Rimane anche Albano, entrato a fine primo tempo per Chiavoni. Il Don Bosco appare più vivace in apertura di ripresa e semina più volte lo scompiglio dalle parti di un Graziuso attentissimo. E non appena il Vico Alto rimette la testa avanti, arriva la rete del 2-0: calcio d'angolo di Pelati e tocco sotto porta di Vaccarella, il quale firma così il quarto centro stagionale (diventando capocannoniere della squadra). Pochi minuti ed ecco la terza rete di Pelati: il 99 biancoblù conclude alla perfezione una manovra innescata dal solito Vaccarella. La partita sembra non avere più nulla da dire e addirittura è il Vico Alto a rendersi di nuovo pericoloso con Albano che da centro area manca un'invitante occasione da gol, la quale si va a sommare alla pazzesca conclusione da fuori di Pelati, che aveva centrato in pieno l'incrocio dei pali. Successivamente, una distrazione difensiva permette al n.2 del Don Bosco di trovare il tiro indisturbato: Graziuso non è impeccabile dopo tanti buoni interventi e la palla entra, 3-1. Appena due minuti e riecco il Don Bosco in avanti: tiro con deviazione e gol, 3-2. Il tutto si concretizza così velocemente che i ragazzi di De Luca non hanno neanche il tempo di pensare, rimangono spettatori passivi di un incubo sportivo che si va consumando piano piano, così come il ragno tesse in tutta calma la sua tela. E la tela del destino è ormai sul punto di essere tessuta: Graziuso commette fallo da rigore sull'ala avversaria. Sta per scoccare il recupero e l'arbitro fischia il tiro dagli 11 metri. Decisione molto discutibile non tanto per l'errore arbitrale che ci può stare, quanto per il precedente fischio mancato dove la massima punizione era sembrata davvero cristallina in occasione di un'entrataccia su Albano. Comunque sia, la frittata è ormai fatta: il n.2 Vezenkov va sul dischetto (tra l'altro lo stesso Vezenkov doveva già essere sotto la doccia da tempo per alcune entrate perlomeno "pericolose"), Graziuso intuisce e tocca ma non basta. E' 3-3 e manca solo recupero. Il calcio è strano, negli ultimi giri di orologio entrambe le squadre giocano per vincere e le occasioni non mancano. Il Don Bosco spreca varie situazioni di superiorità numerica senza mai riuscire a impensierire seriamente Graziuso; il Vico Alto si affida ai lanci lunghi e riesce a costruire l'unica occasione nitida a tempo più che scaduto: Marrucci stoppa un lancio millimetrico di Camaiani, angola il suo tiro tra mille trattenute, ma il portiere giallonero respinge. E' la fine di una partita da incubo, è l'inizio di un periodo di ricostruzione. Perchè il Vico Alto deve ritrovare sè stesso.
LE PAGELLE BIANCOBLU'
GRAZIUSO voto 5,5: paga più per il pareggio finale che per l'errore sul 3-1, che diventa determinante ai fini del risultato perchè è da lì che il Don Bosco ritorna a crederci. Il calcio è strano perchè vive sugli episodi: tante belle parate e il tocco d'intuito che non basta in occasione del rigore. Eppure, parare quel rigore avrebbe portato il voto alle stelle. STALLA.
CAMAIANI voto 6,5: è la solida colonna portante della retroguardia biancoblù. Con lui dietro nulla da temere, sempre pronto negli anticipi e negli interventi d'emergenza. Sfortunato sul 3-2, assiste impassibile al crollo dei compagni. TRAVE.
MARRUCCI voto 6: sfiora il gol in apertura e non ha molto da fare nel primo tempo. Nel secondo contiene a fatica il diretto avversario, fisicamente messo meglio; abbastanza immobile in occasione della rimonta giallonera. Per lui l'ultima occasione, respinta. TIMIDO.
BRATTO voto 6: viene da uno stop e si vede che non è al meglio. Nonostante tutto ci mette il massimo impegno provando a non arrendersi mai, ma le sue geometrie rimangono solo un abbozzo. Nel finale gli si chiede di cambiare la partita. Troppo tardi. OFFUSCATO.
CINELLI voto 4,5: non gli arriverà un pallone, ok, ma non è questo l'atteggiamento giusto. Il massimo che fa è trotterellare nervosamente in attesa di un passaggio che non arriva. Alla fine giunge anche per lui la giusta sostituzione, non tanto per la prestazione quanto per rispetto di chi sta in panchina a guardare. La semplice giornata no diviene una stupida commedia. FUORI STRADA.
VACCARELLA voto 7 (IL MIGLIORE): la doppietta e l'assist non bastano a spiegare l'immensa prestazione. Impegno continuo, apporto costante. Le sue sgroppate sono come i Rotoloni Regina: non finiscono mai. E poi, come non tornare a parlare del suo tiro velenoso che sta stordendo tutti! ESEMPIO.
CHIAVONI voto 6: lavora bene da punta di diamante dello schieramento biancoblù. Non trova mai il tiro veramente pericoloso, ma sul suo appoggio è sempre possibile contare. Cambiato presto, ritorna nel finale al posto di Cinelli, senza riuscire ad incidere più di tanto. LAVORATORE.
ALBANO voto 6: per la prima volta da punta, non convince nè dispiace. Nel secondo tempo ha un'occasione d'oro ma cicca la girata. E' un esperimento ancora senza risposta, solo nuove prove potranno dare il verdetto. SOTTO ESAME.
PELATI voto 6,5: gioca solo 20 minuti, ma lo fa con grande concretezza. Prima lotta in mezzo al campo, poi pennella il corner per Vaccarella dopo aver colpito l'incrocio dei pali. Alla fine insacca anche il 3-0 che non basta a portarla a casa. DELIZIA.
LATESSA voto 5,5: è difficile giocare poco e trovare la propria dimensione. Lui deve convivere con questa realtà ad ogni partita, ma lo fa in silenzio e con grande attaccamento. Nonostante i risultati tardino ad arrivare, fornisce il buon esempio con la voglia matta che ci mette ogni volta. UTILITARIA.
DE LUCA S. sv: non si cambia neanche e si limita a fare il dirigente. Avrà giocato massimo 10 minuti in questo campionato eppure non si perde mai una partita. E' da gente così che il Vico Alto deve ripartire, gente che gioca ed esulta solo per una cosa: la maglia!
Mister DE LUCA G. voto 6: torna in extremis per assistere a una disfatta senza precedenti. Il pareggio finale era impensabile per come si era messo il match. Non ha colpe particolari, la gestione dei cambi è difficile ed impegnativa: lui cerca di farla in buona fede. PASTORE.
NOTA DI SERVIZIO: per il VicoAltino serviranno quest'anno almeno 8 presenze (quindi 8 voti), pertanto la classifica sarà stilata solo a partire da quella giornata là!
CLASSIFICA MARCATORI ALLA TERZA GIORNATA
4 RETI: Vaccarella
3 RETI: Chiavoni
2 RETI: Bratto, Cinelli, Pelati
Ufficio Stampa |