IL BOCCONE E' AMARO, SI APRE LA CRISI
Seconda sconfitta consecutiva ed ennesima rimonta subita dal Vico Alto; vantaggio firmato da Albano, assalto finale che risulta irrisorio: finisce 2-1
SECONDA RETE - Alessandro Albano, 23enne centravanti biancoblù: ha dato il vantaggio al Vico Alto, ma ha anche sprecato la clamorosa palla del pari
E' il palo a suonare il rintocco che annuncia la crisi. Dopo averla svuotata all'andata, la Bottega stavolta si rivela amara. E il Boccone da mandare giù è di quelli pesanti. Il Vico Alto perde di nuovo, per la seconda volta consecutiva dopo un 2010 chiuso con un ruolino esente da nei. Il 2011 è iniziato male, malissimo. L'anno che doveva essere biancoblù, per ora, si sta tristemente colorando di nero. Tre partite e tre sconfitte. Per fortuna una era un'amichevole, eppure vista dalla prospettiva odierna pare essere stata più uno scuro presagio. 13 i gol subiti, solo 3 quelli realizzati! Il problema di un attacco che non carbura si ripropone attuale anche in questo spicchio di nuovo anno. Il capocannoniere è Chiavoni, trasformatosi ormai in giocatore di fascia. Albano, centravanti titolare, sta cercando di ritrovare sè stesso tra sprazzi di genio e momenti di scarsa lucidità. I gol che prima arrivavano dai vari Cinelli, Bratto, Vaccarella stanno venendo a mancare vuoi per un motivo (poca precisione sottoporta), vuoi per un altro (infortuni). L'unica arma rimasta ai biancoblù sono in questo problematico periodo le punizioni di Pelati. Ma ieri sera quel pallone non voleva entrare. E non è entrato, lasciando al palo il freddo compito di suonare l'ultimo rintocco. La Bottega del Boccon Santo (o Amaro, dipende dai punti di vista), fino a ieri sera fanalino di coda in solitaria con la miseria di 2 punti all'attivo, trova la prima vittoria stagionale, in maniera insperata e fortunosa, ma col merito indelebile di aver saputo soffrire fino a gioire per quei 3 punti che sembravano così utopici alla vigilia. E non importa se più che una squadra di calcio a qualcuno sono potuti sembrare la Banda dei Babbi Natale - non me ne vogliano i loro giocatori - più che per il modo di giocare, per la loro venerabile età. Eppure hanno battuto la seconda in campionato, senza scomporsi dopo lo svantaggio subito, senza intimorirsi all'imposizione dell'assalto avversario. La classifica adesso inizia a traballare, dopo una sconfitta che, anche se sulla carta meno pesante, diviene più clamorosa di quella patita col San Giuseppe e che si affretta ad essere annoverata tra le "partite da dimenticare" di questa stagione; a fargli compagnia l'assurdo harakiri generale pervenuto col Don Bosco (3-3). Vaccarella è ancora fuori, con lui non ci sono Cinelli, Graziuso e Camaiani. All'ultimo momento si aggiunge anche l'assenza di Latessa. De Luca non cambia il modulo oramai consolidato: davanti a Romeo, nel 2-3-1 Guadagno e Marrucci formano la coppia difensiva; Pelati parte titolare dalla mediana, affiancato sulle fasce da Bratto e Petrini dietro a Chiavoni terminale offensivo. Pronti via, il Vico Alto spinge e cerca con decisione il vantaggio. La prima occasione, dopo 7', arriva da una punizione battuta da Pelati: palo interno e palla che esce percorrendo tutta l'area di rigore. Non tutti lo intuiscono subito, ma a fine partita il disegno si farà più chiaro: c'è il palo nel destino dei biancoblù. Pochi giri di orologio più tardi arriva la seconda occasione nitida per i vicoaltini, con Bratto che da buona posizione spreca, di fatto, a tu per tu col portiere. Sul rovesciamento di fronte si fa vedere dalle parti di Romeo anche la Bottega, ma senza che Avallone riesca ad inquadrare lo specchio della porta. La partita, comunque, la fanno i biancoblù che poco dopo ritornano a sprecare con Bratto: il n.5 classe 1990 tira alto da due passi dopo la ribattuta del portiere su un tentativo dalla distanza di Marrucci. Il vantaggio è ormai maturo, De Luca lo sa ed inserisce Albano perchè sente che è arrivato il momento di sbloccarsi. E il fantasista salernitano non tradisce le attese andando ad insaccare con un pregevolissimo colpo d'esterno destro appena dentro l'area su puntuale assist di Pelati. Arriva il secondo gol in campionato per il classe '87, che interrompe il digiuno durato un mese (aveva segnato alla Pubblica Assistenza). Il finale di primo tempo è controllato agevolmente dai ragazzi di De Luca che, nonostante altre occasioni, non si preoccupano troppo per non aver trovato la rete del 2-0. Spiccioli di campo anche per De Luca S., subentrato nei minuti finali della prima frazione per un acciaccato Albano. Con l'avvento della ripresa, il mister vicoaltino rispolvera Petrini e chiama in panchina Bratto, oltre al reinserimento dello stesso Albano. Ma non è il solito Vico Alto: la squadra intraprendente e spensierata del primo tempo si trasforma in agnello docile e ingenuo, e la Bottega incomincia ad annusare l'odore del colpaccio, che si materializzerà sotto forma di contropiedi. Il primo arriva dopo 5', il neo-entrato Marsalona, solo davanti a Romeo, si fa respingere la conclusione sulla quale si avventa Bazzuoli che scoppia il tiro a botta sicura con la porta praticamente sguarnita. Marrucci si immola e salva il risultato. Ma questa è una di quelle serate capaci di ispirare anche il miglior Kafka per la sua Metamorfosi: il paladino della patria si trasforma in vile sconsiderato. Romeo gli serve la palla sulla trequarti, il capitano biancoblù, pressato alle spalle da un avversario, pensa bene di sfoderare un colpo di tacco che non è propriamente fra i suoi colpi. Palla recuperata e servita a Marsalona, che in seconda battuta trova il pari. Rimbomba la gioia della Bottega, implode e non esplode, il che sarebbe stata cosa buona, la rabbia del Vico Alto. Dopo un accenno di reazione affidato ad Albano, la prova diviene sentenza. A battere il martelletto, stile "Soliti Ignoti", ci pensa il vivace Bazzuoli, cui viene concesso un palleggio di troppo al limite dell'area concluso da tiro al volo diretto in porta. Romeo sembra poter arrivarci, ma non finisce così: la palla si insacca quasi clamorosamente, a ruota segue la classica esultanza stile campionato del Mondo, con tutti i panchinari a riversarsi sopra l'autore del gol. Non siamo al Mondiale, ma la lucida follia della Bottega è comprensibile: mancano 10' e sei in vantaggio contro la seconda, tu, ultimo e senza gloria, schernito pure dal custode del campo. Un po' come dire che nevica quando domani hai il compito in classe, l'importante è impedire che venga buttato il sale. E il sale non verrà buttato, anche se in molti ci proveranno. La prima occasione è anche la più clamorosa: Albano è lanciato a tu per tu con Ronco, controllo e palla in curva, o meglio in parcheggio visto che non siamo a San Siro. E' il miglior preludio al finale di partita inconcludente che attende i biancoblù. Poco dopo ci prova Chiavoni, che di testa solissimo schiaccia troppo e manda alle stelle. Poi ancora il capocannoniere con il n.11: il suo diagonale di sinistro esce di un soffio. Prima del recupero c'è tempo di sbagliare anche per Petrini, sempre da posizione ravvicinata, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, tentativo velleitario che finisce in braccio a Ronco. Quelli della Bottega iniziano a prenotare le visite all'ASL direttamente dal campo, si perdono una marea di secondi. Tutti da spendere insieme in quell'apnea che è il recupero. Dopo essere stato respinto pure lui dal graziato muro avversario, Bratto lascia il posto a Pelati: c'è una punizione da battere. Non va neanche questa, il tempo stringe, i volti sono drammatici. L'ultima Ave Maria capita a Marrucci, che scarta un uomo in area di rigore e tira. Il palo suona l'ultimo rintocco, il triplice fischio emette l'amara verità. Il Vico Alto pare Pinocchio che non vuole buttar giù la medicina. Per i biancoblù si tratta di un Boccone, acido e pesante. Alla porta non c'è nessun coniglio travestito da becchino. Ma solo sei partite, da vincere o morire.
LE PAGELLE BIANCOBLU'
ROMEO voto 5: gli arrivano 5-6 tiri, dei quali solo la metà possiedono giacca e cravatta. E prende due gol, con il secondo apparso fortemente evitabile. Non è uno dei Fantastici 4, certo, ma per come ci aveva abituati... TURBOLENZA.
GUADAGNO voto 6,5: partita di sacrificio, la sua. Lotta come un leone per tutta la gara, di fatto sempre costretto all'uno contro uno con l'attaccante avversario. Raramente si fa superare e conferma di essere divenuto indispensabile elemento della difesa biancoblù. ROCCIA.
MARRUCCI voto 5: la cantilena è la solita: una buona partita rovinata da qualche macchia che si rivela fondamentale ai fini del risultato. Capitano coraggioso nel salvataggio a porta vuota, scellerato ed irresponsabile nel colpo di tacco più superfluo del campionato. Il palo decide di non graziarlo. CONDANNATO.
PELATI voto 6,5 (IL MIGLIORE): le prende tutte lui. E' il faro che illumina la foschia biancoblù per oltre un tempo, fino all'inspiegabile richiamo in panchina. Le punizioni non vanno, ma il suo lavoro va ben oltre il semplice gesto tecnico. Se sbaglia un passaggio è per intervento divino, qualsiasi pallone è costretto a percorrere la sua dogana. FENDINEBBIA.
BRATTO voto 5,5: il voto si abbassa per la concretezza che non c'è più. Prima ogni suo tocco centrava la porta, adesso la bussola ha perso l'orientamento. Il suo compito, comunque, lo svolge senza remore: corre tantissimo e fa dell'utilità le sue fondamenta. Paga la sconfitta immeritata. BASTONATO.
PETRINI voto 5,5: leggero miglioramento rispetto alla prestazione offerta contro il San Giuseppe. Si propone di più in avanti riuscendo anche a mettere qualche cross fumante. Da limare il difetto di un istinto che lo porta ad arretrare troppo. Avrebbe anche lui la palla del pari, ma la spreca. INFLAZIONE.
CHIAVONI voto 6: "arrendevole" è una parola che non esiste nel Vangelo secondo Chiavoni. Si sbatte a destra e a manca per tutti i 60', incoraggia i compagni e chiama più volte la carica. Le sue urla illuminano il Cafarelli, ma non le anime dei compagni. E quando le gambe crollano, non le segue il cuore, più forte di tutto tranne che della sfortuna. INDOMITO.
ALBANO voto 5,5: per un attimo, sembrava essere lui. Quel devastante attaccante privo di pietà che ha infilato i portieri di mezza Siena. Ieri sera è tornato a fare il suo mestiere, e oltretutto si è preso botte un po' dappertutto. Ma quell'errore davanti porta è ritornato macigno. BOOMERANG.
DE LUCA S. sv: attimi di calcio giocato anche per lui. Troppo pochi per essere valutati. Troppo per essere stimato, al contrario, il suo attaccamento a questa maglia. Sarà banale ripetere sempre lo stesso concetto, ma è lui l'unico che ci crede, sempre, dal primo all'ultimo secondo.
Mister DE LUCA G. voto 5,5: entra nell'assalto finale dopo la botta rifilata ad Albano, ma non gli capita neanche una palla. In qualità di condottiero, si deve prendere le responsabilità per una squadra che crolla così facilmente. Troppe le rimonte subite, poche le idee offensive. Urge rimedio, c'è bisogno di un rifornimento di carattere. Rimangono 6 partite e se non sono tutte finali poco ci manca. Ma è solamente dalle cadute che è possibile rialzarsi. ADRENALINA.
ARBITRO voto 7: probabilmente uno degli arbitri migliori del panorama CSI, sicuramente il migliore di quelli avuti dal Vico Alto. Preciso e scrupoloso, spiega con passione e dedizione qualsiasi sfumatura. La sua mano non c'entra nella sconfitta biancoblù. INVISIBILE.
CLASSIFICA MARCATORI ALLA TERZA GIORNATA
6 RETI: Chiavoni
4 RETI: Vaccarella, Pelati
3 RETI: Cinelli
2 RETI: Bratto, Albano
1 RETE: Latessa
VICOALTINO D'ORO
1. BRATTO Matteo 6,47
2. DE LUCA Gianpaolo 6,41
3. CHIAVONI Francesco 6,34
4. MARRUCCI Giovanni 6,06
Ufficio Stampa
Edited by mgio92 - 19/1/2011, 18:33
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