DOLCE RITORNO
Super-Vaccarella trascina i biancoblù; con lui anche Pelati e Bratto, fra i migliori: è 6-0 al Don Bosco
VITTORIA SUL CAMPO - I biancoblù posano per la foto di squadra: dopo il 3-0 a tavolino sul San Giuseppe, ecco la prima "vera" vittoria del 2011
Come un vulcano che si risveglia dopo un letargo prolungatosi per troppo tempo. Alla prima colata lavica del nuovo anno ci pensa Vaccarella, al ritorno in campo dopo un mese di stop forzato per la frattura del setto nasale. Ed è un dolce ritorno: due gol, corsa, assist, pressing martellante e tanta tanta sostanza. E dolci sono anche i tocchi di palla di Pelati, che davanti porta non sbaglia mai: tripletta per lui, in una serata da eccezionale mattatore. Per non parlare di Bratto, vero e proprio assist-man dei biancoblù: due i passaggi vincenti del n.10, oltre al timbro personale sul 5-0. E poi Guadagno e Camaiani, insormontabili pilastri di una difesa che rimane imbattuta per la prima volta nell'avventura del calcio a 7 vicoaltino (era già successo nel Diocesano il 27/04/2010, in Staggia 0-0 Vico Alto). Fra i pali Romeo è il solito gatto, svelto come non mai nel respingere le poche insidie che giungono nei pressi della sua porta. E' una partita indimenticabile quella col Don Bosco, forse un nuovo inizio, di sicuro un ritorno alla vittoria fondamentale per continuare a sperare nel confusionario rush finale di queste ultime partite. La clamorosa sconfitta con la Bottega continua ad avere un peso specifico enorme, ma con 4 punti di distacco dalla prima posizione e due scontri diretti nelle tre partite da disputare è vietato mollare l'osso. Anche perchè la quarta posizione è da ieri sera ufficialmente ipotecata e quindi la si potrà solamente migliorare. Dopo i numerosi forfait di venerdì sera, nella partita poi vinta a tavolino col San Giuseppe, De Luca ritrova molte pedine fondamentali della sua scacchiera: oltre a Romeo fra i pali, riecco Camaiani di nuovo in difesa a far coppia con Guadagno; a centrocampo, manco a dirlo, sa tanto di manna dal cielo la rinnovata disponibilità di Vaccarella; accanto a lui agiscono Pelati e Bratto, vogliosi di dimostrare che la coesistenza fra di loro è cosa fattibile; davanti l'aborigeno e capocannoniere (ancora per poco) Chiavoni, reduce dall'influenza, si riprende la clava. L'inizio di partita per il Vico Alto è già arrembante, ma le preziose gambe dei biancoblù sono messe in pericolo da una gara che, molto presto, prende le fattezze di un gran galà del wrestling. Pelati e Vaccarella sono le cime più attive, ma la porta di Faeti non corre mai pericoli grossolani almeno in questi primi 10'. L'atteggiamento dei ragazzi di De Luca è comunque ben diverso da quello delle ultime uscite: al posto del timore c'è l'intraprendenza, vecchio ricordo del 2010; al posto dei lanci lunghi, riecco la palla giocata bassa e veloce per una manovra che acquista in fluidità. Il tempo del vantaggio è ormai maturo: Vaccarella tiene palla al limite dell'area e premia la sovrapposizione di Bratto che vede e provvede all'inserimento di Pelati con una palla che chiede solamente di essere spinta in rete. Pelati la accontenta e firma l'1-0 Vico Alto. Emblematico in questa azione il ruolo cardine del reparto mediano, tema portante, come svelato pure dal tabellino, di tutta la partita. Per la seconda rete non c'è da aspettare troppo: ancora Bratto che, sugli sviluppi di un corner, serve l'accorrente Pelati. Sinistro preciso e raddoppio biancoblù, ancora firmato dal centrocampista con la maglia n.99. L'impressione che i ragazzi di De Luca possano dilagare non è assolutamente infondata: dopo l'errore di Chiavoni a tu per tu col portiere giallonero, il rimpallo premia Vaccarella. Il tocco verso la porta sguarnita è dolce come il miele, o meglio come il suo ritorno in campo. L'esultanza, rabbiosa e sconfinata, riprende là dove era stata sospesa la love story tra il centrocampista e la maglia biancoblù: con lui in campo, il Vico Alto non ha mai perso quest'anno. De Luca, vista la piega presa dal match, prepara i cambi, ma neanche il tempo di prendere la lavagnetta luminosa che ancora Vaccarella trova la doppietta personale e il conseguente gol del 4-0, grazie ad una percussione in solitaria. Escono Chiavoni e Pelati, entrano De Luca e Marrucci. E il giocatore-allenatore dei biancoblù ha subito la palla buona per infilare la seconda perla stagionale: sul lancio di Marrucci, però, si esalta Faeti che nega la soddisfazione personale al n.22. Il Vico Alto continua comunque a macinare gioco e, nonostante il gioco maschio e mai punito praticato dai gialloneri, avrebbero l'occasione di chiudere con una larga goleada già la prima frazione di gioco. Sul passaggio di Bratto e dopo il velo di De Luca (incredibilmente steso al limite dell'area di rigore), è stavolta Marrucci ad impegnare Faeti con un piatto destro che richiedeva maggiore precisione. Ma la nuova rete vicoaltina, ancora una volta, non si fa attendere troppo: dopo la respinta sul tentativo di Vaccarella, tocca a Bratto bucare la porta sguarnita. E' una vera e propria festa, tutto gira a memoria grazie ad un motore ben alimentato dal ritrovato centrocampo bianco e blu. E una nota di merito va anche alla straordinaria prestazione della difesa. Perchè non deve ingannare il tabellino, è grazie alla solidissima struttura eretta da Guadagno e Camaiani che la squadra può ripartire veloce senza mai dover chiamare in causa i miracoli di Romeo. Nella ripresa spiccioli di campo pure per De Luca S., schierato punta al posto del fratello. Ritorna pure Chiavoni, a questo punto alla ricerca di gol per aumentare il bottino personale. Il copione non cambia neanche nella ripresa, anche se il Vico Alto si accontenta senza dubbio di controllare il risultato. Da registrare comunque alcune ghiotte occasioni, da una parte e dall'altra. La più monumentale è quella che capita allo stesso De Luca S., liberato davanti alla porta sguarnita dal magnanimo Bratto. Ma quella avviata solo domenica sera da Samuel Eto'o è qualcosa di più di una tendenza, alla quale certo il n.3 dei biancoblù non poteva non aderire: piatto molle e palla in bocca a Faeti. Ci proverà in seguito e ripetutamente ancora Marrucci, ma la palla sembra davvero non voler entrare. Dall'altra parte, si scalda più di una volta i guanti Romeo: grandiosa una sua parata su un tiro di Manenti diretto al sette. Il Don Bosco prova a premere, memore di ciò che successe all'andata (da 3-0 a 3-3 in 10 minuti, ndr), ma non riesce a passare. Inevitabile allora, con un arbitraggio così molle accoppiato ad una sportività pari alla vita umana su Mercurio da parte dei gialloneri, che la partita si scaldi. Dopo una serie di interventacci reiterati che avrebbero meritato, forse, la radiazione anche dal mondo del rugby oltre a quello del calcio, Pelati reagisce all'ennesimo calcione di Vezenkov. E la decisione arbitrale ha del clamoroso: cartellino blu per il 99 vicoaltino e nessun provvedimento dall'altra parte. Cinque minuti di inferiorità numerica, dunque, per i ragazzi biancoblù, durante i quali non succede niente di particolare. La panchina del Vico Alto è molto brava a non reagire alle continue provocazioni che giungono dallo staff giallonero, confermatosi esemplare modello di anti-sportività. Prima del triplice fischio arriva pure il definitivo 6-0, grazie alla terza sinfonia di Pelati, bravo a trasformare in gol il passaggio dalla sinistra di Vaccarella. Con questa rete, il mediano biancoblù sale in vetta alla classifica cannonieri con 7 realizzazioni. Davvero da favola il suo inserimento nel gruppo, come da favola rimane questa prestazione contro il Don Bosco. Due finali su cinque sono state conquistate, delle tre rimaste due saranno veri e propri scontri all'ultimo sangue. Ma il Vico Alto ha dalla sua lo spirito ritrovato grazie a questa roboante vittoria, che lascia a De Luca e ai suoi una massima tanto veritiera quanto imprescindibile, almeno a quanto dicono i risultati: "con Vaccarella la vita è bella"!
LE PAGELLE BIANCOBLU'
ROMEO voto 7: un grande portiere lo si vede dalla capacità di farsi trovare pronto. A fine primo tempo gli viene l'idea di aprire un chiosco, tanto è il lavoro dei suoi difensori per tenerlo disoccupato. Ma nella ripresa, d'improvviso, ecco due lampi: lui risponde presente. Il chiosco? Sarà per la prossima volta. IMPRENDITORE.
GUADAGNO voto 7,5: incredibile ogni volta di più, lascia tutti senza parole. Neanche il buco dell'ozono si sta allargando così velocemente come le sue capacità difensive. Come un operaio, si mette là dietro con tanto di casco e protezioni ed erige una vera e propria diga assieme al suo degno compare. Pure allo stremo delle forze, non passa neanche un batterio. IGIENISTA.
CAMAIANI voto 7,5: nel giorno dei ritorni, a lui tocca il tragitto di sola andata verso la difesa, dopo una sfortunata parentesi vissuta da attaccante. E la sua prestazione spinge a pensare: ma a chi caspita è venuta l'idea di spostargli la posizione? Forse a un ubriaco o a un amico di un pusher. Ma dopo ieri sera si è ricreduto pure Morgan! STUPEFACENTE.
PELATI voto 8: sarebbe capace di prendere la porta anche tirando a testa in giù. Percentuali di realizzazioni ormai prossime al 100% per il nuovo capocannoniere biancoblù. E la notizia è che nessuna delle sue tre reti è arrivata su punizione. L'esercito lo vuole arruolare come cecchino, il giudice sportivo, invece, lo vuole squalificare. Colpa di quel maledetto cartellino blu, unica macchia di una prestazione irripetibile. ZEBRA.
BRATTO voto 8: prende a tal punto l'abitudine di fornire assist ai compagni che nella doccia è lui a passare i bagnoschiuma. La fascia di capitano gli porta fortuna ancora una volta: due assist e un gol. Il suo è un mercato nero, allestito e sponsorizzato personalmente, di passaggi con un'unica destinazione: la porta. Nuovo dogma del vangelo brattiano: "tutte le strade portano in porta". RICETTATORE.
VACCARELLA voto 8,5 (IL MIGLIORE): ci vorrebbe un libro, un film, un comizio internazionale per far capire quanto sia grande la sua partita. E invece a disposizione abbiamo solo parole: mille quelle buone da spendere su di lui, zero quelle con cui rimane impietrito il suo marcatore. "CaterPeter", il suo soprannome, rende bene l'idea. E' una furia della natura, inarrestabile. Come quando si fa 50 metri alla velocità di un pendolino per sradicare un pallone che aveva perso lui stesso in attacco. Un gesto che vale più di mille parole. E di due gol. URAGANO.
CHIAVONI voto 6,5: l'influenza gli annoda le gambe ed indebolisce la sua capacità di incidere. Non è più capocannoniere, ma rimane aborigeno dal cuore d'acciaio. Si fa un mazzo come quello che serve per giocare a Scala 40, non molla nemmeno se sotto tortura e morde di continuo le caviglie avversarie. Il Vico Alto senza lui non può stare. DIGRIGNATORE.
MARRUCCI voto 6,5: entra a gara in corso giocando la sua prima ufficiale a centrocampo. Sfiora più volte il gol, ma non azzecca uno stop. Per fortuna non combina grossi pasticci e, come al solito, alterna buone giocate a pessime trovate. Con leggera prevalenza delle prime, per fortuna. MAGGIORANZA.
DE LUCA S. 6,5: qualche minuto a disposizione, finalmente, ed una ghiottissima occasione da gol. Si fa prendere dall'emozione e sbaglia. Ma la voglia, quella c'è sempre stata; manca forse un po' di tranquillità, con la quale arriverà il giorno del tanto sospirato gol. DESIDERIO.
LATESSA 6,5: primi minuti del nuovo anno per il n.7 biancoblù, reduce da una brutta polmonite. Le giocate ci sono, va ritrovata una condizione forse mai arrivata in questa stagione, anche a causa dei pochi allenamenti. RITARDO.
Mister DE LUCA G. voto 7: che dire, ritrova il carattere dei suoi dopo un mese e più di vacche magre. Scaltro nel dare fiducia a inizio gara a Pelati, oramai giunto all'apice della sua condizione. Determinante anche il rientro di Vaccarella, al quale elargisce una fiducia sconsiderata. Con la Pubblica dovrà, molto probabilmente, fare a meno del neo capocannoniere, oltre al muro Guadagno: là si misurerà in definitiva la sua bravura. In campo si mangia qualche occasione non da lui, oltre alla razione giornaliera di calci e botte. L'orsacchiotto era di nuovo pronto a bordocampo per consolarlo... PATENTATO.
ARBITRO voto 4: dispiace, ma è così. A rischio non c'è tanto la giustizia o no del risultato finale, bensì l'incolumità dei calciatori stessi. Non fischia un fallo al Don Bosco neanche per sbaglio, dando quasi l'impressione di avere paura di persone che non conosce. Sventola invece, senza pensarci un secondo, il blu a Pelati, giustamente certo ma adottando due pesi e due misure. Vezenkov, ieri sera, avrebbe dovuto essere espulso non una ma quattro volte almeno. Il fatto che nessuno si sia fatto male è quasi un miracolo, dopo un arbitraggio palesemente a favore del gioco sleale. MOLLE.
CLASSIFICA MARCATORI ALLA DODICESIMA GIORNATA
7 RETI: Pelati
6 RETI: Chiavoni, Vaccarella
4 RETI: Bratto
3 RETI: Cinelli
2 RETI: Albano
1 RETE: Latessa, De Luca G.
VICOALTINO D'ORO
1. PELATI Filippo 6,53
2. GUADAGNO Raffaele 6,47
3. DE LUCA Gianpaolo 6,43
4. BRATTO Matteo 6,40
5. CHIAVONI Francesco 6,25
6. MARRUCCI Giovanni 6,03
Ps: un ringraziamento speciale va a tutti coloro che ci hanno seguito in panchina e non. Grazie a Lapo, che dimostra un grande attaccamento nonostante la sua indisponibilità; grazie a Rocco e Ferruccio, sempre pronti a tifare ad ogni partita; grazie a tutte le tifose per il loro tifo caldo e sempre presente, anche con la pioggia. E un GRAZIE particolare va a Graziuso, fenomeno in movimento sia dentro che fuori dal campo, animatore indispensabile della causa biancoblù con le sue favolose perle.
Ufficio Stampa
Edited by mgio92 - 17/2/2011, 23:37
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del Don Bosco..Io non vorrei arrivare a giocarmi il primato o un play-off con un arbitro che può ROVINARCI un intera stagione!Anche il papà di samu e giampa è stato chiaro,il cartellino blu a pippo è qualcosa di scandaloso!per non parlare della miriade di falli non fischiati!Per cui cerchiamo di sollecitare chi di dovere a far si che mai più si ripetano certe scorrettezze,perchè va bene che è un semplice torneo amatoriale ma nessuno qui ci sta a farsi prendere per i fondelli! 
