RESURREZIONE BIANCOBLU'
Cinque reti a un Don Bosco nervoso, che nel finale sfiora la rimonta (5-4); prima vittoria al Righi
SORPRESONA - Ecco cosa ha portato l'uovo di Pasqua in casa Vico Alto: un Chiavoni in versione "Oliver Kahn"; a fine gara, si è aggiunto a lui un inedito Matteo Bratto, viscido e provocatore agli indirizzi del Bud Spencer giallonero!
Quando si gioca con chi finge di essere duro, il gioco del Vico Alto inizia a spumeggiare. Dopo l'umiliante 6-0 patito a febbraio, il Don Bosco ne becca altre cinque e, seppur sfiorando una storica rimonta, dà l'ennesima prova di essere squadra esaltata e ben poco sportiva. Finire una semplicissima gara di livello amatoriale con minacce all'arbitro del tipo "ti aspetto fuori" e, non contenti, lamentarsi animatamente nel postpartita per i presunti torti subiti, arrivando fino ad impaurire un avversario con l'amichevole scusa del "ti scendo tutti i denti", è un evento che si commenta da solo. Ma ciò che più di ogni altra cosa ci genera tristezza e sconforto assieme, è il fatto che l'allenatore giallonero sia anche uno degli arbitri della squadra CSI. Peccato, perchè questo non è calcio e la presenza di queste piccole scintille pure ad un livello così insignificante ci fanno ben comprendere a che livello sia arrivata la degenerazione della società di oggi. Ma lasciando da parte gli spunti di sociologia e giurisprudenza applicata che ci offrirebbe la gara di ieri, ci ritroviamo a commentare una vera e propria resurrezione biancoblù. Con Mascambruno nei panni del Messia, a far da luce ai disordinati spiriti protagonisti del recente crollo verticale vicoaltino. Dopo la batosta, più mentale che tecnica, incassata contro la Ciurma, l'avvento della Pasqua non poteva che favorire un'improvvisa resurrezione, tanto voluta quanto necessaria. Mister De Luca se ne torna appena in tempo dalle terre calabresi, grazie alla solita accesissima sfida (vinta) con gli italici autovelox. L'ultima volta che un mister del Vico Alto si era prestato a una tanto encomiabile traversata lunga più di 10 ore, era stata proprio contro il Don Bosco, a inizio dello scorso dicembre. E, se vogliamo, l'andamento della gara si è ripetuto in maniera quasi identica. Biancoblù in vantaggio 3-0 e incredibile rimonta giallonera nei minuti finali, per il definitivo 3-3. Stavolta, per fortuna, al Don Bosco è mancata la beffarda stoccata finale, complice un nervosismo fuori dal comune. Con l'indisponibilità (per la prima volta quest'anno) di entrambi i portieri di ruolo, mister De Luca manda il sempre duttile Chiavoni fra i pali; conferma per la difesa la coppia Marrucci-Pelati; sceglie come regista Mascambruno, affiancandolo con le ali Petrini e Cinelli; in attacco, ecco di nuovo Latessa dal 1'. L'inizio è a spron battuto, i pericoli creati sono di marca esclusivamente vicoaltina. Attivissimo Mascambruno, che più volte va molto vicino al vantaggio con fendenti che fanno la barba al palo. Pelati ci prova come al solito su punizione, Cinelli ha un gran passo e i suoi cross dalla sinistra sono una costante. Un'occasione anche per Marrucci, che sul passaggio all'indietro di Mascambruno angola, ma senza la necessaria potenza. E sarà proprio quest'ultimo, Mascambruno, a firmare il gol che sblocca la partita, quello che dà il vantaggio agli uomini di De Luca. Sul corner battuto da Cinelli, il centrocampista classe '92 si fa trovare pronto al limite dell'area: palla che corre e destro spietato alle spalle di Faeti. E' il terzo gol in due partite per il n.9, al quale va riconosciuto il merito di aver letteralmente rivoluzionato la manovra biancoblù. Grazie al vantaggio ottenuto, il Vico Alto è adesso più tranquillo, anche se non muta di una virgola lo spiccato atteggiamento offensivo che costringe il Don Bosco nella propria area. Ed ecco allora che, a ridosso del minuto numero 20, arriva uno dei gol più voluti, inseguiti e ricercati dell'anno. Mascambruno apre il campo verso l'accorrente Marrucci; il capitano cerca l'uno-due con Bratto, la cui palla di ritorno è preziosa come un Uovo Fabergè. Lo spazio liberato dal favoloso passaggio del compagno può favorire la conclusione diretta, ma il n.6 cerca e trova il dribbling ai danni di Boccini. Poi, con la punta, ruba il tempo a difesa e portiere: la palla si deposita in rete, il tanto atteso primo gol al "Cafarelli" è finalmente arrivato. E sarà questa, di fatto, l'emozione finale di un primo tempo che si chiuderà con la consueta punizione di Pelati, infrantasi sulla barriera. All'intervallo De Luca decide di concedere del meritato riposo a Mascambruno: al suo posto va Bratto, Petrini ritorna in campo posizionandosi in fascia e Valacchi, all'esordio in maglia biancoblù, si sposta punta. E l'avvio di ripresa è tutto tranne che noioso: pronti via e Petrini spara addosso a Faeti, poi anticipa il compagno Valacchi sulla ribattuta fino a servire, con un assist involontario, il ben posizionato Cinelli che, da due passi, appoggia in rete il 3-0. L'esultanza programmata con Latessa (agitano al cielo un 3, ndr) sa di liberazione per "el niño" vicoaltino (come era stato definito ad inizio stagione), che non segnava dal 14 dicembre (2-1 all'Alberino, ndr). Passano due minuti ed arriva un episodio che rischia di cambiare, in negativo, le prospettive della squadra di De Luca: il fallo vendicativo di Menichetti fa infuriare lo stesso Cinelli, che per poco non diventa il Giuda della situazione. La reazione del n.27, infatti, meriterebbe il rosso, così come il fallo del giocatore del Don Bosco (che era già ammonito: doppio giallo, dunque): ma l'arbitro è clemente e decide di chiudere un occhio, lasciando entrambe le squadre in 7, ma con una dose di nervosismo ben sopra le righe. Sulla susseguente punizione, Pelati calma gli animi e mette d'accordo tutti, o quasi. La sua parabola è dolce come la cioccolata dell'Uovo di Pasqua, la sua media-gol su punizione da non credere. Rete che si muove e 4-0 biancoblù. Partita chiusa, verrebbe da dire. Eppure, quando di mezzo c'è il Vico Alto, ciò non si verifica mai. Al 10' Manenti raccoglie il passaggio sbagliato di Marrucci e sviluppa dalla sinistra l'azione che porta al gol di Signorini: 1-4. Bastano altri 5', ai gialloneri, per centrare, con un tiro da fuori, il gol del 2-4. E, nel suo momento peggiore, il Vico Alto ha la grande fortuna di riuscire a mettere in ghiaccio la partita. Petrini insegue una palla lunga, riesce a superare la resistenza del portiere avversario (forse con una gamba tesa) e a siglare il 5-2 con un colpo di testa in versione pallonetto. Critiche e polemiche da parte del Don Bosco sono repentine, gli animi si scaldano e la gara comincia ad infiammarsi. Non mancano gli interventi duri, in particolare da parte di Boccini, mai punito con un giallo. Il Don Bosco passa di nuovo al 25' con un sinistro del suo n.14 dal limite dell'area. De Luca, dopo aver visto i suoi sprecare una quantità infinita di reti (in particolare con Valacchi, Cinelli, Bratto e Mascambruno), inizia a preoccuparsi. Ma il Don Bosco, di fatto, si elimina da solo. Nel recupero ecco le minacce di cui sopra: mister Boccini, cacciato dal campo, continua a protestare; con lui anche l'autore del terzo gol giallonero si fa espellere, lasciando i suoi in 6. Ma c'è una punizione da ottima posizione per il Don Bosco: va Catoni, Chiavoni è piazzato male ed è 4-5. C'è solo recupero, e non basta ai gialloneri per compiere un'impresa che non avrebbero meritato. Il Vico Alto si riscopre predatore feroce, seppur confermando che le amnesie difensive non sono acqua passata. Sul 4-0 la squadra si è letteralmente slegata, perdendo spesso le posizioni, ma soprattutto equilibrio. C'è da lavorare, ma sperare è lecito. Adesso che è stata raggiunta la Luna, sognare il quarto posto è possibile.
LE PAGELLE BIANCOBLU'
CHIAVONI voto 7: si presenta al campo con la maglia (taroccatissima) di Kahn, come se dovesse andare a giocare all'oratorio. Fa quasi tenerezza, oggi, l'aborigeno biancoblù: viso spento, parole dimezzate, voglia a terra. Ma riflessi pronti, perchè in più di un'occasione la sua presa è sicura. Sollecitato soprattutto nel finale di gara, limita il tentativo di rimonta giallonero, nonostante l'errore sulla punizione del 4-5. Ma va lodato, perchè si vince e perchè è un vero e proprio tuttofare: dove gli dici, sta.
MARRUCCI voto 7: forse la miglior prestazione stagionale. E' una spina costante nel fianco sinistro della difesa avversaria: le sue avanzate nel corso della prima frazione portano al frutto atteso da un anno e passa, il tanto agognato gol! Il secondo tempo lo passa a murare gli attacchi del Don Bosco, anche se più di una volta si sbilancia eccessivamente in avanti.
PELATI voto 7: è un architetto, cresciuto coi "Lego". E' un cecchino sovietico, cresciuto col miele. E da ieri è pure una poderosa diga difensiva, capace di non far passare nessuno, neanche una briciola. Viene da un'influenza e non si vede, gioca la partita (quasi) perfetta. Che la difesa sia la sua casa?
MASCAMBRUNO voto 7,5 (IL MIGLIORE): mostruoso nel primo tempo, quasi normale nella ripresa. Apre un'infinità di spiragli, mantiene veloce il ritmo di gioco, è capace di giocate avvolgenti. Ti fa innamorare del gioco del pallone, perchè lo interpreta con "elaborata semplicità". Piazza l'1-0, difficilmente fa gol banali.
CINELLI voto 6,5: graduali segnali di risveglio. Come un terremoto accumula la sua potenza nel tempo, anche lui si sta preparando al ritorno a pieno regime. La prestazione di ieri sera non è stata che un precursore sismico, qualcuno potrà averla scambiata per sisma vero e proprio. E invece lui può fare ancora di più. L'arbitro gli risparmia un rosso quasi scontato: è andata bene.
PETRINI voto 6,5: mezzo voto in più perchè segna la rete con il peso specifico maggiore. La sua, infatti, non è una di quelle prestazioni da raccontare ai nipotini: corre e si sacrifica, ma lo fa senza la solita cattiveria e dedizione.
LATESSA voto 6: tenta di farsi spazio nella trincea pensata dai boia in maglia giallonera. Non è però la sua giornata e lo si capisce quando fallisce il tap-in sull'invito di Mascambruno. Palla di un soffio sopra la traversa, in altri tempi sarebbe andata all'incrocio. Con la Ciurma, ad esempio.
BRATTO voto 7: entra a gara in corso, ed è subito tonico. Spostato in fascia, fa sempre la cosa più utile. Da ricordare un paio di passaggi degni di concorsi culinari: delizioso quello per la rete di Marrucci; geniale quello che porta al 3-0 di Cinelli. Gli manca solo il gol, ma ha imboccato di nuovo il percorso migliore.
VALACCHI voto 6,5: un esordio positivo. Corre tanto e mostra una buona intesa con Mascambruno, cerca spesso di arrivare in porta tramite il gioco corale. Peccato per qualche occasione sprecata di troppo e per una certa tendenza all'anarchia tattica.
Mister DE LUCA S. voto 7: tutto molto emozionante. Il ritorno appena in tempo, la prima sfida da mister al grande "amico" Boccini, l'incredibile accusa giuntagli a fine partita dal capitano avversario. Potremmo fare un reportage, e forse un film, sulla prima vittoria nel calcio a 7 del neocondottiero biancoblù. Giusti i cambi, giusto l'atteggiamento. Ma occhio ai cali di fine gara!
ARBITRO voto 5: la sua partita gira intorno a due episodi chiave. Il primo è il fallo di reazione di Cinelli, dove c'è il primo errore: doveva esserci il secondo giallo per Menichetti e il rosso all'ala vicoaltina. Il secondo è la gamba tesa nel gol di Petrini: da annullare. Da lì la gara si incattivisce, soprattutto per colpa dei fragili nervi gialloneri. Sacrosante ma tardive le espulsioni: i cartellini sono infatti usciti fuori troppo tardi, quando era ormai inevitabile che ci fossero accenni di rissa.
CLASSIFICA MARCATORI ALLA PRIMA GIORNATA
3 RETI: Petrini, Mascambruno
2 RETI: Pelati
1 RETE: Albano, Latessa, Marrucci, Cinelli
NB.: per entrare nella classifica del VicoAltino di questa competizione serviranno almeno 5 presenze su 8.
Ufficio Stampa
- Tags:
- biancoblù,
- don bosco,
- resurrezione,
- righi,
- vico alto
|
