COLPO DI CODA, I biancoblù dominano ma vanno sotto 0-2 con il Rostro; poi si risveglia Chiavoni, che con una doppietta sigilla un pari fondamentale

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mgio92
view post Posted on 5/5/2011, 21:25




COLPO DI CODA
I biancoblù dominano ma vanno sotto 0-2 con il Rostro; poi si risveglia Chiavoni, che con una doppietta sigilla un pari fondamentale



DOPPIO ABORIGENO - Francesco Chiavoni, 20 anni, non segnava a sette dal 24 febbraio (4-1 alla Pubblica Assistenza, ndr)



Sorride il Vico Alto, per un punto che giunge inaspettato visti i pronostici della vigilia. Recrimina il Vico Alto, per una manovra a tratti avvolgente e intimidatoria, così bella come non lo era stata mai. E' "bello", il più banale degli aggettivi, il termine giusto per definire un gioco che i biancoblù avevano finora tenuto nel cassetto. Quasi come un sogno, vedere la pressione e la paura che ha pressato il Rostro nella propria area per buona parte del primo tempo ha avuto un non so che di speciale, di sorprendente. E' per questo che il Vico Alto recrimina, perchè una gara dove l'obiettivo era "non prenderle" è finita con la constatazione di "non averle date". I biancoblù si sono resi protagonisti di un primo tempo da urlo, in particolare nei minuti successivi al vantaggio del Rostro. Uno a difendere, Albano, e cinque ad attaccare. Il nuovo modulo di De Luca ha sorpreso tutti, in positivo. Ma il mister vicoaltino si è successivamente auto-smentito, mutando radicalmente l'approccio nella ripresa per tornare al consueto 2-3-1. I fatti, solo quelli, lo hanno parzialmente ricompensato. Ma il grosso rischio che si è preso, sostituendo due giocatori in palla come Valacchi e Cinelli, non è parso all'altezza dell'obiettivo raggiunto. Il fondamentale punto con il quale i biancoblù hanno lasciato il campo è per buona parte dolce, ma con un ampio retrogusto amaro. Il Vico Alto poteva vincerla e fare il colpaccio. Poteva anche perderla e veder annebbiarsi sempre di più il bersaglio del quarto posto. Alla fine è stato pareggio, ma soprattutto gioco. E' ciò che conta, la banda vicoaltina si è ripresa le carte per giocarsela in volata. Inizialmente privi di guida tecnica, i biancoblù sono gestiti da Latessa jr., già consulente del mister di origini cosentine. La formazione, comunque, è opera di De Luca: davanti a Romeo, ecco il nuovissimo modulo ad "Albero di Natale", 3-2-1, con Marrucci-Pelati-Albano sulla linea difensiva, Mascambruno-Vaccarella su quella mediana, e Chiavoni ad agire da unica punta. Un modulo concepito soprattutto per la fase difensiva, che inizialmente desta dubbi e preoccupazioni, come qualsiasi novità del resto. Ma basterà osservare le prime fasi di gara per capire che è questa la scelta giusta per comprimere un Rostro abituato a fare la partita nella propria area. Grazie alla spinta dei due esterni di difesa biancoblù, le ali giallonere sono schiacciate a protezione della propria area; l'intraprendenza di Mascambruno costituisce inoltre un ulteriore motivo di apprensione per gli aquilini. L'avvio del Vico Alto è comunque abbastanza riluttante, ripieno di timore reverenziale per un avversario che ha all'attivo 7 punti (sui 9 disponibili, ndr). Nel primo quarto d'ora, si lotta soprattutto a centrocampo. Le uniche conclusioni verso la porta giungono da fuori, ma raramente costituiscono un pericolo per i due portieri. Intorno al 10' si fa male Pelati, costretto ad uscire. Entra Cinelli con Albano che si posiziona centrale: è la vera e propria svolta della gara. Il Vico Alto comincia una pressione costante che non si ferma neanche di fronte al momentaneo vantaggio del Rostro, al 16', con un tiro da lontanissimo del n.20. Palla che si infila dopo aver colpito il palo: Romeo rimane di stucco, ma la traiettoria era davvero imprendibile. Come detto, gli uomini di De Luca continuano imperterriti nel loro soffocante assedio, grazie anche alla rinvigorente entrata di Valacchi a centrocampo. Fuori Vaccarella, che aveva sfiorato la rete con il primo tiro verso la porta da parte dei biancoblù. Ci provano, soprattutto da fuori, Mascambruno, Cinelli e Valacchi, ma senza risultati degni di nota. Un'occasione anche per De Luca G., che a due passi dalla porta non trova il pallone. Ma colui che ci prova con maggior frequenza è capitan Marrucci: prima un tiro a giro che finisce sul fondo, poi un fendente di poco fuori, ed infine una clamorosa traversa allo scadere. Il Vico Alto gioca bene, ci prova e non rischia mai nelle retrovie. Albano, infatti, è un vero e proprio pilastro in acciaio inox, insormontabile. Purtroppo però i vicoaltini non centrano quello che sarebbe stato un meritato pareggio, e il primo tempo si chiude con il Rostro avanti 1-0. De Luca (nel frattempo arrivato in panchina) decide quasi inspiegabilmente di cambiare: dal 3-2-1 al più rodato 2-3-1. Fuori Cinelli, Valacchi e il neo-entrato Latessa; dentro Bratto, Vaccarella e Chiavoni. A inizio ripresa, l'opprimente vena vicoaltina non c'è più. Quella che poteva essere una gara d'assedio ritorna una partita normale. E dopo 5' il Vico Alto subisce lo 0-2: Bratto sbaglia un passaggio sulla sua trequarti, ripartenza del Rostro e centravanti che colpisce dal limite dell'area. Romeo, ancora una volta, non ci arriva. Lo stupore per il cambio di modulo si trasforma ben presto in rabbia repressa. La reazione è veemente e concreta: Mascambruno guida una sortita offensiva, poi scambia in qualche modo con Chiavoni al limite dell'area. L'uno-due riesce e il centrocampista biancoblù va al tiro: sulla respinta sono in 3 del Vico Alto, a buttarla dentro ci pensa Chiavoni. 1-2, De Luca ritorna a sperare. Il Rostro si ributta avanti complici gli spazi riaperti dal cambio di modulo vicoaltino: Romeo, però si fa sempre trovare pronto. Con lui Albano, che non sbaglia un anticipo. E poco prima di metà ripresa, arriva anche il pari: ancora Mascambruno a guidare l'azione, assist all'indirizzo di Vaccarella che lascia l'onere di battere a rete di nuovo a Chiavoni. L'aborigeno non si fa pregare e insacca: è 2-2! E' la rimonta del cuore e della rabbia, più che del gioco. Ma in qualche modo il Vico Alto l'ha raddrizzata. Le probabilità di vincerla ci sono, eppure entrambe le squadre sembrano accontentarsi della divisione della posta. Le nuove occasioni vicoaltine ritornano solo nel finale, quando prima Cinelli e poi Mascambruno impegnano il n.1 avversario con diagonali senza successo. Ci riprova anche Marrucci da fuori, ma l'estremo difensore aquilino appare insuperabile. Così come Romeo, che non sbaglia una presa sui numerosi tentativi gialloneri, giunti soprattutto da calcio di punizione. Paradossalmente, è nei minuti di recupero che rischia di materializzarsi la beffa, per l'una o per l'altra squadra. Prima Mascambruno (alto), poi Chiesi (parato) cercano il colpo del ko su punizione. Ma la palla non entra, e finisce in parità. Il Rostro dovrà fare i conti con la delusione, visto il doppio vantaggio buttato alle ceneri. Il Vico Alto, invece, ha la mente pervasa dalle contraddizioni: gran gioco e buone motivazioni, ma troppa paura nella fase offensiva. Una rimonta però, che sulla carta sarebbe parsa impossibile ai più, da incorniciare e piazzare molto vicina alla vetrina dei "magic moments". C'è mancato poco così, a fare il colpaccio. C'è stato qualche errore, forse. C'è un retrogusto amaro che proprio non se ne vuole andare. C'è anche il Vico Alto: e questo è ciò che conta.


LE PAGELLE BIANCOBLU'



ROMEO voto 6: difficile imputargli colpe particolari per i gol presi. Sul primo non la vede partire, sul secondo è forse poco reattivo nel tuffo. Il contorno è una prestazione poco impegnativa, nella quale è bravo a garantire concentrazione e sicurezza ad ogni azione offensiva del Rostro.


MARRUCCI voto 6,5: inizia a destra nel 3-2-1 d'avvio e, dopo una prima fase di studio, è una vera e propria spina nel fianco per la difesa avversaria. Ci prova quattro volte con risultati sempre vicini al bersaglio, ma senza mai esultare. Da ricordare la traversa e il preciso lavoro di copertura.


PELATI sv: 10' e deve uscire. E il Vico Alto risente della sua assenza, soprattutto sui calci da fermo.


ALBANO voto 7,5 (IL MIGLIORE): semplicemente insuperabile. Come i monumenti delle piazze italiane, resiste al freddo, al gelo, al vento e pure ai piccioni. Dà il meglio di sè quando è costretto a spostarsi centrale per il forfait di Pelati. E' spesso lasciato solo nell'uno contro uno. Ma non si fa scalfire.


MASCAMBRUNO voto 7: la solita incontenibile partita. Non si ferma mai, neanche per "pisciare" come De Gregori nella sua canzone. E va dritto in porta, seminando terrore ad ogni temibile avanzata. Gli manca, per la prima volta, il dettaglio più importante: il gol.


VACCARELLA voto 6,5: dopo un avvio nel quale scalda gli imponenti motori, inizia a carburare col correre delle lancette. Sue le prime iniziative, suoi i segnali di risveglio. Non giocava una partita "normale" da tempo, di sicuro la fiducia iniziale gli ha dato una spinta bella grande. L'unica pecca? Mandare il Rostro intero a prendere un caffè per poi... passarla!


CHIAVONI voto 7: signore e signori rialzate le clave, riaccendete le fiamme e ricominciate a cuocere scorpioni. L'aborigeno è tornato: nuova fame, nuove motivazioni. E due gol, uno più denso di carica dell'altro con brivido nel primo, quando a porta vuota fa palo-gol. Poco conta, il mangiatore di scorpioni si sta per rimettere il bavaglio!


CINELLI voto 6,5: subentra a Pelati e si piazza a sinistra nel trio di difesa. Ma la sua prestazione con la difesa c'entra poco. Dà infatti il "la" all'assedio che costringerà il Rostro nella propria area per buona parte della prima frazione. Poi, quasi senza senno, viene richiamato in panchina. Nel finale rientra e sfiora il gol: sarebbe stata la rivincita più bella.


DE LUCA G. voto 6: minutaggio davvero ridotto per lui, ancora alla ricerca del primo timbro nel Righi. L'occasione ce l'avrebbe, ma non così nitida. Per il resto fa quello che deve: difendere, quando può, il possesso palla.


VALACCHI voto 6,5: l'anarchico numero 1 si è convertito. Stavolta si attiene al compitino, costituendo un valido appoggio in fase di possesso palla. In coppia con Mascambruno, dà vita a quello che è forse il migliore quarto d'ora di gioco di sempre del Vico Alto. Prova il tiro da fuori, ma non va mai.


LATESSA voto 5,5: poco tempo a disposizione e poche azioni degne di nota. Patisce la fisicità avversaria e non vede mai la porta.


BRATTO voto 5,5: in campo da inizio ripresa, al primo pallone causa lo 0-2. Il seguito è un lento ma costante risalire, durante il quale spesso fatica a dare via il pallone. Quel paio di passaggi con infusi genialità e compasso, però, non mancano mai.


GUADAGNO sv: immancabile "guaglione" che dalla panchina intrattiene tutti. In collaborazione con il compare di marachelle Graziuso.


Mister DE LUCA S. voto 6: non vede la gara dall'inizio: è da qui che derivano i suoi (presunti) errori. Scientificamente e filosoficamente inspiegabile la sua scelta di cambiare il modulo da lui brevettato, che così bene aveva funzionato nel primo tempo. Poi il risultato gli restaura parte delle ragioni (e la sufficienza!), perchè i suoi ne rimontano 2 al Rostro. Caso o bravura? Mettiamola così: "audaces fortuna iuvat".


ARBITRO voto 6,5: uno dei pochi che si fa rispettare, dal primo all'ultimo minuto di gara. Qualche fischio remunerativo, forse. Qualche decisione in qua e in là errata (angoli, rimesse), sicuramente. Ma, a questi livelli, si può pretendere la perfezione?




CLASSIFICA MARCATORI ALLA PRIMA GIORNATA


3 RETI: Petrini, Mascambruno

2 RETI: Pelati, Chiavoni

1 RETE: Albano, Latessa, Marrucci, Cinelli




NB.: per entrare nella classifica del VicoAltino di questa competizione serviranno almeno 5 presenze su 8.



Ufficio Stampa


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kiavo
view post Posted on 5/5/2011, 22:00




ora anche gli scorpioni!!! qui CHIAVONI PASSA SEMPRE DA PAGLIACCIO!!!
 
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mgio92
view post Posted on 5/5/2011, 22:08




CITAZIONE (kiavo @ 5/5/2011, 23:00) 
qui CHIAVONI PASSA SEMPRE DA PAGLIACCIO!!!

BRAVO! te lo 6 detto da solo!
 
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tazino86
view post Posted on 6/5/2011, 08:56






La colazione dell'Aborigeno

 
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kiavo
view post Posted on 6/5/2011, 17:57




io non mangio scorpioni..........
 
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