VICOCRAC, PASSA LA P. ASSISTENZA, Ennesima rimonta a metà: da 0-3 a 3-3, poi il crollo nel finale fino al definitivo 6-4; si complica l'approdo in semifinale

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mgio92
view post Posted on 14/5/2011, 18:28




VICOCRAC, PASSA LA P. ASSISTENZA
Ennesima rimonta a metà: da 0-3 a 3-3 nella ripresa, poi i rossoblù dilagano 6-4; si complica l'approdo alle semifinali



QUARTO KO - Mister De Luca posa per la foto di squadra: per lui sulla panchina biancoblù 2 vittorie, 1 pari e 4 sconfitte (nel 3-4 dalla Ciurma non c'era, ndr)



Il Destino lo puoi sfidare. Una, due, infinite volte. Ma non è sempre Natale. Per la quindicesima volta in stagione, il Vico Alto va sotto per primo e, come già successo in altre dieci occasioni, finisce sconfitto. Delle 24 gare ufficiali disputate finora, più del 60% hanno avuto la partenza ad handicap, come oramai è consuetudine negli ambienti biancoblù. In 11 occasioni, come detto, è stata sconfitta; in un caso è stato agguantato il pari (2-2 col Rostro, ndr); e in altre 3 partite si è parlato di "vittoria in rimonta". Dal ribaltone con lo Sporting di inizio novembre (da 0-2 a 5-3, ndr), fino ai due con la Pubblica Assistenza rispettivamente verificatisi a dicembre e a febbraio. Ed è proprio da quel 24 febbraio, che il Vico Alto di rimonta non vince più. Magari si mette a lottare, non molla, ma alla fine soccombe. Esempi concreti ne sono le due disfatte con l'Alberino, entrambe decisive per la promozione mancata, oppure la sconfitta con la Bottega nella prima giornata del "Righi". Per non parlare del mezzo capolavoro svanito a due passi dal traguardo contro la Ciurma. Abbozzi di opere d'arte lasciate solo a metà. E' successo anche ieri, quando il Vico Alto, aiutato più dalla sorte che dalle capacità dei propri componenti, aveva di nuovo raddrizzato una gara già segnata. Dallo 0-3 dell'intervallo al 3-3 del 22' della ripresa. Poi il crac, come un ginocchio che cede. Come un palazzo che crolla, è stato un terremoto. L'ennesimo di una stagione sempre più maledetta. E da possibile quinto posto con -1 dal quarto incorporato, ecco l'ottava piazza condita da un senso di rinuncia. De Luca e i suoi sono quasi fuori, la stagione potrebbe finire anzitempo. Il mister vicoaltino, all'insegna del turnover, rinuncia a Mascambruno e ripropone il 3-2-1: Pelati centrale davanti a Romeo, Guadagno e Cinelli laterali difensivi; a centrocampo la coppia è formata da Bratto e Valacchi, che agiscono alle spalle di De Luca G. Il primo tiro è biancoblù: ci prova Bratto con un rasoterra da fuori che non impensierisce Santi. Nonostante il positivo avvio, con gli uomini capitanati per l'occasione da De Luca G. spesso a gestire il possesso palla, è la Pubblica Assistenza a passare in vantaggio. Grazie ad una distrazione difensiva, Borgheresi si presenta davanti a Romeo ed infila lo 0-1. E' uno svantaggio immeritato, che potrebbe causare un leggero contraccolpo sugli uomini di De Luca. E il contraccolpo c'è, e per niente leggero. Dopo 10' di equilibrio, durante i quali prima Cinelli poi Bratto si mangiano la rete del pari a tu per tu con Santi, c'è il raddoppio da parte di Marzo, che concretizza il continuo pressing dei ragazzi rossoblù. I biancoblù cominciano ad assentarsi dal campo e, quelle poche volte che riescono a portarsi nei pressi dell'area avversaria, difficilmente centrano la porta. De Luca decide così di sostituire un poco concreto Bratto: dentro Marrucci, che va centrale con Pelati centrocampista. Poco prima, Chiavoni aveva sostituito un De Luca G. in debito d'ossigeno. Ma le due mosse servono a poco: la difesa continua a imbarcare acqua, il centrocampo non riesce a tappare le falle e di conseguenza la fase offensiva diviene nulla. In questo clima di difficoltà, Marzo colpisce ancora con la rete del 3-0 grazie a un tiro da fuori area. Romeo, dopo una serie di parate iniziali ai limiti del "pensabile", si fa sfuggire un pallone che in altri tempi avrebbe bloccato senza indugi: il Vico Alto è di nuovo sprofondato. Sullo 0-3 e sul tardivo ritorno al consueto 2-3-1 da parte di mister De Luca, l'arbitro fischia due volte. Nella ripresa, il Vico Alto riparte con lo stesso modulo e gli stessi uomini di fine primo tempo: sono nel frattempo entrati Latessa, Vaccarella e ancora Bratto, ai quali hanno fatto posto i vari Chiavoni, Valacchi e Cinelli. Come altre volte, l'inizio di ripresa biancoblù si conferma frizzante, con la Pubblica Assistenza che si ripiega in difesa. Il tempo del gol, dunque è fertile. Ci pensa la solita punizione di Pelati a propiziare la rimonta vicoaltina: il destro del n.99 finisce sul palo, Bratto raccoglie e insacca l'1-3. In difesa, però, Romeo & co. soffrono il naturale sbilanciamento della squadra. Ma nè Borgheresi nè Marzo riescono nel nuovo ko tecnico. E così, ecco il 2-3 che arriva poco dopo il 10'. Manco a dirlo, è ancora a suon di punizioni perfette che il Vico Alto trova la via del gol. Di nuovo Pelati, di nuovo su calcio piazzato, stavolta senza deviazioni speciali di percorso: palla bassa e dietro la barriera, Santi a guardare. La panca esulta, il biancoblù riprende colore e vigore. E, dopo una fase condizionata dalla pazzesca sofferenza, e allo stesso tempo fortuna, difensiva, giunge pure il clamoroso epilogo del pari. E' inutile tornare a nominarlo, è ancora l'uomo il cui cognome ricorda una scatola di pomodori a timbrare. E, stavolta, in maniera del tutto incredibile e quasi casuale. Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci. Il centrale difensivo dai piedi di platino prova un improbabile rasoterra dalla linea di centrocampo. La palla passa in mezzo a una selva di gambe, Santi guarda ancora: 3-3! «A quel punto pensavamo di averla vinta» dirà De Luca a fine partita. Ed è quello l'analogo errore dei suoi giocatori, capaci prima di sprecare due situazioni di 3 contro 2 per trovare il vantaggio, e successivamente di subire il nuovo sorpasso dalla Pubblica per il 3-4. E' Gembal ad appoggiare in una porta rimasta disperatamente sguarnita. La subitanea sostituzione di Marrucci per Pelati è un nuovo suicidio tattico: il n.23 ci mette cinque secondi a farsi prender palla sulla trequarti da De Renzo, che ringrazia e mette in cassaforte la rete del 3-5. De Luca ci ripensa e reinserisce Pelati: la confusione sulla panchina biancoblù è totale. Nel recupero arrivano altre due reti, una per parte. Da ricordare il 4-6 di Valacchi, che definisce il risultato finale e, soprattutto, regala la prima gioia assoluta al centrocampista di origini tedesche. Inutile dire che c'era ben poco da festeggiare. I biancoblù sono come le formiche: costretti ad ammazzarsi di fatica per le distrazioni iniziali, ci mettono un secondo a far crollare l'incredibile formicaio che avevano raddrizzato. Arriva l'ennesima sconfitta inaspettata, la sconfitta del non-senso. Le imprese con le più forti e le difficoltà con chi sulla carta appare più debole. La Pubblica Assistenza di ieri era decimata nella rosa, i biancoblù lo erano e lo sono tuttora nelle risorse mentali. E' un Vico Alto senza senso, sia nel gioco che nelle priorità. In tutti i sensi, appunto. Ci vengono in mente le parole di Vasco: "anche se non ha un senso, domani arriverà lo stesso". E un domani arriverà, pure il domani del successo.


LE PAGELLE BIANCOBLU'



ROMEO voto 5,5: parte forte con tre parate in fila nelle quali supera sè stesso e il principio di velocità della luce. Poi prende tre gol, con colpe più o meno in concorso con la difesa. Nella ripresa, dopo un periodo di scarsa mira per gli attaccanti rossoblù, ecco un'altra tripletta in fila. A parte la condizione di vita che richiederebbe un intervento di Amnesty International (vedi difesa disastrata), appare spesso poco reattivo. Solamente l'ombra della saracinesca di un tempo.


PELATI voto 6 (IL MIGLIORE): rientra da un piccolo acciacco e si vede: perde spesso il duello in velocità con la punta avversaria. Ma come trascurare la quantità di pericoli che procura puntualmente a chi gioca con il Vico Alto. Nel piede destro ha il mirino incorporato, la sua capacità di infilare ogni punizione messa in terra è devastante. C'è un rovescio della medaglia molto triste, però: è il fatto che l'attaccante biancoblù più pericoloso sia un difensore...


GUADAGNO voto 5: al ruolo di fascia si deve ancora abituare. Fa fatica a rientrare e garantisce poca sicurezza, dalle sue parti si è sofferto molto. La sua gara finisce all'intervallo.


CINELLI voto 6: solo per la sua capacità di saltare l'uomo, il 3-2-1 andrebbe riproposto ancora. Da terzino sinistro, infatti, è l'unico che riesca quantomeno a ricordare le sortite di Mascambruno. E' difficile rubargli palla, peccato per la concretezza che non è quella di inizio stagione. Ma un poco alla volta sta riscoprendo se stesso.


VALACCHI voto 5,5: orfano del gemello Mascambruno, pecca spesso in copertura nel primo periodo di gara. E' anche da qui che arrivano le reti avversarie, forse ancora da rodare l'intesa con Bratto. Prova a mettere ordine, ma fa fatica pure un metronomo come lui. Nella ripresa prova a scaldare il sinistro, che finisce ogni volta sempre più alto. L'esatto contrario di ciò che accade nel prepartita.


BRATTO voto 5,5: non demerita, se solo non fosse per l'incredibile quantità di rimpalli perduti. Talvolta sono rimpalli determinanti (vedi gol del 3-4), di sicuro ci va un po' troppo molle. Peccato perchè la corsa la garantisce, nonostante le comprensibili difficoltà che trova nell'aiutare la difesa. Sigla l'1-3 dopo essersi mangiato almeno due nitide palle gol.


DE LUCA G. sv: la fascia da capitano non gli porta bene. Gioca 10' e poi esce per fiato non pervenuto.


CHIAVONI voto 6: i soliti denti di ferro, unico a non mollare mai. Neanche sul 5-3 della Pubblica. Corre e spazia, la sua costanza è una qualità che all'appello non manca mai.


MARRUCCI voto 5: perchè, perchè, perchè? Perchè rovinare una partita da sufficienza tranquilla col celebre remake di "Joga Bonito in difesa"? Chiamato in causa a metà primo tempo, evita per due volte la terza capitolazione. Poi lascia troppo spazio a Marzo sullo 0-3, ma comincia il secondo tempo convinto e intraprendente. Fino al delittuoso regalo a De Renzo.


VACCARELLA voto 5,5: sa di non essere in un periodo di "vacche grasse". E allora si ricopre d'umiltà e svolge il suo compitino. Il rischio, in questi casi, è di cadere in un gap di personalità. E lui fa qualcosa di molto simile, visto che raramente prende iniziativa. Nel pacchetto rientra la solita avanzata tritatutto con annesso mancato tiro finale.


LATESSA voto 5: a un certo punto tenerlo lì in attacco diventa quasi un peso. Ma De Luca non se ne accorge e lo tiene in campo: il risultato sono palloni mai difesi e tanta tanta tribolazione fra le maglie avversarie. Si deve rialzare pure lui.


PETRINI voto 5,5: difficile giudicare una partita intrisa di impegno e condizione a tratti altalenante. Apprezzabile il sacrificio difensivo, con il quale evita parecchie scottature dalle parti di Marrucci. Ma altre volte sono i bicchieri d'acqua a farlo andare in crisi in un secondo. Mancano continuità e una maggiore spinta sulla sua fascia.


Mister DE LUCA S. voto 4,5: va in confusione, ma il suo finisce per essere un "caos calmo", come il titolo del film con Nanni Moretti. Caos perchè la squadra rispecchia i suoi pensieri, imbarcate che giungono da dovunque e ordine tattico pressochè nullo. Calmo perchè, nonostante la palese situazione di scompiglio, o ritarda in maniera eclatante le contromosse o ricerca soluzioni senza capo nè coda. Deve crescere anche lui, con l'aiuto di tutti.


ARBITRO voto 6,5: poco da segnalare. Condotta grintosa ed equilibrata.




CLASSIFICA MARCATORI ALLA QUINTA GIORNATA


4 RETI: Pelati

3 RETI: Petrini, Mascambruno

2 RETI: Chiavoni

1 RETE: Albano, Latessa, Marrucci, Cinelli, Bratto, Valacchi



VICOALTINO D'ORO


1. CHIAVONI Francesco 6,30

2. CINELLI Lapo 5,80

3. MARRUCCI Giovanni 5,70

4. LATESSA Michele 5,70



nb: ricordo che in caso di pari media voto si segue la seguente gerarchia di importanza: presenze, voto più alto preso e gol fatti.


Ufficio Stampa


Edited by mgio92 - 2/6/2011, 22:19

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