CINQUE SBERLE DAL S. EUGENIA, Attacco biancoblù a secco per la seconda volta in stagione; segnata dalla sfortuna, finisce un'annata controversa

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mgio92
view post Posted on 29/5/2011, 11:17




CINQUE SBERLE DAL S. EUGENIA
Attacco biancoblù a secco per la seconda volta in stagione; segnata dalla sfortuna, finisce così un'annata controversa



ESPERIENZA - I vicoaltini posano in una vecchia foto di squadra: è stata una stagione povera di successi, ma utilissima a fare esperienza



Il piattone all'angolino parato a Cinelli, la clamorosa traversa di Vaccarella a due passi dalla porta, l'eurogol che si infila direttamente da centrocampo. Tre indizi fanno una prova: il Vico Alto questa partita non l'avrebbe mai potuta vincere. E l'unica prova fa battere il martelletto della sentenza definitiva: il Vico Alto è fuori, pure dal Torneo Righi. Le cinque sberle del S. Eugenia suonano come una condanna forzata: la sorte ha inchiodato i biancoblù, veraci e frizzanti come nelle partite difficili, fermati dai vari legni della porta di un insuperabile Cerretani. E da un clima generale di campo magnetico avverso ai ragazzi di De Luca, emerge però un dato piuttosto inquietante: il primo, il terzo, il quarto e il quinto gol dei rossoblù sono arrivati per i soliti, se vogliamo banali, errori individuali dei ragazzi vicoaltini. Ovvero 4 del totale di 5 gol subiti. Cosa significa ciò? Che il Vico Alto può giocare bene e lamentarsi della poca buona sorte fino allo sfinimento, ma se non smette di sbagliare queste piccolezze può andare ben poco lontano. Il calcio vive di particolari, le partite sono preparate attraverso complicatissime trame tattiche, ma poi ogni gara viene decisa da dettagli apparentemente insignificanti. Nel calcio gli errori talvolta si pagano a prezzo d'oro, talvolta non si pagano neanche un centesimo. Il Vico Alto ha imparato a pagare cari i propri errori, semplicemente perchè ne ha fatti sempre così tanti che è difficile passarla liscia. E, nel complesso, anche questo Torneo Righi ha seguito il solito leit-motiv. Perchè non puoi perdere come hai perso con Pubblica Assistenza, Ciurma e Bottega e sperare di passare il turno. Col S. Eugenia, ok, la sconfitta ci può tranquillamente stare, visti i valori tecnici nettamente differenti. Eppure i rossoblù rimangono l'unica "grande" di questa rassegna davanti alla quale De Luca e i suoi hanno chinato il capo. I preziosi, faticati e meritati 2-2 con Rostro e Trieste, infatti, avevano preparato il terreno per qualcosa di molto importante. Ma quelle "piccolezze così enormi", come detto, hanno di nuovo fatto la differenza, rispedendo al mittente le ambizioni di semifinale. Per quella che è la sfida sulla carta meno alla portata di questa competizione primaverile, De Luca sceglie coraggiosamente di tenere fuori tutto il trio di senatori a sua disposizione: Marrucci, Chiavoni e Bratto si accomodano così in panchina. Davanti a Romeo, ecco dunque Guadagno e Pelati; in mediana, a Mascambruno si affiancano Vaccarella e Cinelli; unica punta, un po' a sorpresa, Latessa. Il primo quarto d'ora ci testimonia una contesa equilibrata, con il Vico Alto che si affida alle idee di Mascambruno ed il S. Eugenia alla fisicità di Brocchi. Il più pericoloso per i rossoblù è in ogni caso De Serio, il quale più volte impaurisce Romeo con soluzioni dalla distanza. Fra i biancoblù, oltre ad un Mascambruno un po' impreciso in fase di tiro, è buono l'apporto del trio Cinelli-Vaccarella-Latessa. La prima rete giunge al minuto 18: Cipriano crossa dalla sinistra, Vaccarella e Romeo finiscono a vuoto e così Gualandi è libero d'insaccare senza patemi. Errore individuale e cose che si mettono male per De Luca & co. Al disorientamento vicoaltino, si contrappone infatti la voglia di chiuderla propria del S. Eugenia. Ci provano in fila De Serio e Brocchi, Romeo non cede. In una fase di notevole affanno, il Vico Alto ha comunque l'opportunità del pari: Vaccarella manca il tap-in sugli sviluppi di un corner. E, al 25', ecco la dura legge del "gol sbagliato, gol subito" che punisce i biancoblù. Romeo non può nulla sul tiro dell'Ave Maria che De Serio azzecca da metà campo: sinistro a giro e palla al sette. Sembra arrivato al capolinea un primo tempo ben giocato dal Vico Alto. E invece no, perchè Cinelli, proprio allo scadere, ha sul destro la palla dell'1-2. La sponda di Latessa è rapida e geniale, la difesa rossoblù è disorientata e Cinelli può presentarsi da solo davanti a Cerretani. Il piatto destro è deciso e preciso, ma Cerretani si riscopre Buffon. Incredibile parata e duplice fischio. Dopo l'intervallo, De Luca inserisce Marrucci e Bratto, richiamando in panchina Guadagno e Cinelli. Rimane in campo Chiavoni, subentrato a fine primo tempo a Vaccarella. L'avvio di ripresa, però, è negativo: Chiavoni perde l'uomo sul corner, colpo di testa che sorprende tutti e De Serio segna ancora a un metro dalla linea di porta. I biancoblù provano a premere di nuovo, ma le polveri di Cerretani sono tutt'altro che bagnate. Il 4-0 è la conseguenza logica del legittimo sbilanciamento vicoaltino. Dopo la sponda di Brocchi, colpisce ancora Gualandi con un tiro da fuori, sfruttando così il mal riuscito disimpegno di Chiavoni. De Luca si rende conto che per l'aborigeno non è giornata: riecco Cinelli in fascia. L'impatto dell'esterno classe '94 è subitaneo: rasoterra in mezzo a liberare Vaccarella, che si ritrova più solo di Bobby Solo di fronte a Cerretani. Il destro del n.8 è a botta sicura, di rabbia, di potenza e di tutto ciò che può essere utile a liberare le troppe tensioni accumulate in questi mesi di condizione negativa. Ma Cerretani la prende ancora, immolandosi e deviando sulla traversa. La carambola tocca pure la linea per finire poi in angolo. Non è giornata, questa è la prova più incalzante. Dopo nuovi tentativi falliti (dai vari Bratto, Mascambruno, Pelati e ancora Vaccarella) arriva pure il 5-0 di Brocchi, che con il tacco sfrutta l'ennesimo assist al contrario di Chiavoni. I biancoblù vanno a casa, anche se già dopo la sconfitta patita con la Pubblica Assistenza si era capito che sarebbe finita così. Mercoledì c'è l'ultima, a questo punto inutile gara con lo Sporting Siena. Com'è strano il destino: di nuovo con lo Sporting Siena, di nuovo una partita ininfluente. Ma la testa è già alla prossima stagione: si annunciano nuovi colpi, si annuncia un Vico Alto rinnovato. Con il coltello fra i denti, perchè fallire non si può più.


LE PAGELLE BIANCOBLU'



ROMEO voto 5: ritorna subito sulla Terra dopo aver toccato la Luna con le parate della gara con la Trieste. Sull'1-0, non si intende con Vaccarella e finisce per uscire a vuoto. Il 2-0, si sa, è un eurogol, ma il tiro parte pur sempre da centrocampo. Terzo e quinto gol senza colpe, sul 4-0 appare un po' in ritardo sul tuffo. Prestazione con più di una sbavatura, l'attenuante è l'aiuto scarso dei compagni.


PELATI voto 6: il fatto che nessuna delle sue magiche punizioni sia indirizzata in porta autorizzerebbe a parlare di "gara negativa". Eppure la sua posizione, nonostante la temporanea corona di capocannoniere interno, è in difesa, da centrale. Conferma le sensazioni delle ultime uscite: dopo il forfait di Camaiani, è lui il vero leader della retroguardia biancoblù. Raramente sbaglia, la sua guida sorniona è preziosa per ogni compagno.


GUADAGNO voto 6: vince il ballottaggio con Marrucci ad inizio gara. Nella prima frazione lavora molto e riesce a contenere in maniera soddisfacente il pericolosissimo Brocchi. Nella ripresa, gioca l'ultima quindicina continuando nella sua silenziosa opera di sacrificio. Privo di colpe sui gol.


MASCAMBRUNO voto 6: è lui, come da copione, il più intraprendente fra i biancoblù. Un tempo si diceva "palla lunga e pedalare", adesso c'è la "palla a Mascambruno e pedalare". La squadra prova ad assisterlo, ma è lui stesso che finisce per dover assistire la squadra. I suoi tiri, stavolta, difficilmente centrano la porta. E quando lo fanno, Cerretani fa i miracoli.


CINELLI voto 6: prova a sfondare sull'out di competenza e tiene in costante apprensione il diretto marcatore Cipriano. Peccato per il possibile 1-2 che gli viene negato dal solito Cerretani a fine primo tempo. Nella ripresa cala vistosamente e l'apporto è leggermente più opaco, assist "libera-Vaccarella" a parte.


VACCARELLA voto 4,5: nove volte su dieci, quella palla entra. E undici volte su dieci, su tre occasioni come quelle che sono capitate a lui, almeno una finisce in rete. A quanto pare, è in questo momento l'emblema della sfortuna. Ricordare la famosa "età dell'oro" invernale genera solo nuova malinconia. Ma se continua così, rischia davvero di ricordarsi questo periodo come "età del pianto".


LATESSA voto 6,5 (IL MIGLIORE): ripaga la grande fiducia che mister De Luca ripone in lui. Dopo una serie di uscite a vuoto, ecco una gara di sostanza e utilità. Manca il gol, vero, anche perchè non tira quasi mai. Ma le sue sponde diventano il vero ossigeno dell'attacco biancoblù. Di solito giocava sulla profondità, adesso ha riscoperto il gioco spalle alla porta. Geniale l'assist che libera Cinelli prima dell'intervallo.


CHIAVONI voto 4,5: altra prestazione negativa, sulla scia di quella con la Trieste. Poco da fare, prima entrava e faceva gol. Adesso entra e manda a rete gli altri, intesi come avversari però. Ci riesce in tre occasioni, nelle ultime tre marcature rossoblù. L'aborigeno ha finito la benzina. O meglio, non l'ha ancora scoperta!


MARRUCCI sv: come con la Pubblica, De Luca gli preferisce Guadagno. Fa il suo ingresso nella ripresa, ma fa in tempo a giocare solamente poco più di 10'. Niente di rilevante, il mister lo caccia fuori dopo un battibecco col compagno Cinelli. Capitano senza patria.


BRATTO voto 6: anche per lui c'è solo la ripresa, seppur intera. Mostra buona volontà, nonostante patisca la grande classe di Mascambruno, con il quale sgomita, oltre che per la posizione in campo, per il ruolo di iniziatore del gioco. La voglia di correre c'è ancora, così come la visione del campo. Ma non è più quello decisivo di un tempo.


Mister DE LUCA S. voto 5,5: nella sfortuna generale, assiste quasi impotente al naufragio totale della sua scialuppa. Non che potesse molto di più, i suoi ci provano ma non sfondano mai. Paga gli errori di inizio mestiere, oltre al calo di tre elementi cardine (Vaccarella in primis, poi Bratto e Cinelli, ndr). L'insufficienza scaturisce dalla gestione dei cambi: prima erano repentini e coinvolgevano tutti, adesso sono davvero troppo ponderati, oltre che molto rari. E' calcio a 7, ci vuole maggior apertura mentale.


ARBITRO voto 5,5: un mezzo rigore negato a Mascambruno e tante situazioni a metà. Una volta decide con un metro, in altre cambiano completamente le misure. In ogni caso, impossibile dire che abbia influito sul risultato finale.




CLASSIFICA MARCATORI ALLA QUINTA GIORNATA


4 RETI: Pelati, Mascambruno

3 RETI: Petrini

2 RETI: Chiavoni, Cinelli

1 RETE: Albano, Latessa, Marrucci, Bratto, Valacchi



VICOALTINO D'ORO


1. MASCAMBRUNO Lorenzo 7,10

2. PETRINI Tommaso 6,10

3. CINELLI Lapo 6,00

4. PELATI Filippo 6,00

5. BRATTO Matteo 6,00

6. CHIAVONI Francesco 5,93

7. MARRUCCI Giovanni 5,83

8. ROMEO Andrea 5,83

9. LATESSA Michele 5,83

10. DE LUCA Samuele 5,67

11. VACCARELLA Pietro 5,50



nb: ricordo che in caso di pari media voto si segue la seguente gerarchia di importanza: presenze, voto più alto preso e gol fatti.


Ufficio Stampa


Edited by mgio92 - 2/6/2011, 22:18

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