Manifesta inferiorità, il sogno finisce male

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mgio92
view post Posted on 23/3/2012, 13:32




MANIFESTA INFERIORITÀ
IL SOGNO FINISCE MALE

Fonte: www.cuorebiancoblu.altervista.org


FOTO DI SQUADRA - La formazione 2011/12 del Vico Alto


Rimane tanta, troppa amarezza. Un campionato così bello non meritava una fine così brutta. Bastano i due aggettivi più banali, scontati ed utilizzati di questo mondo per definire la commistione di sensazioni che attanaglia i biancoblu al termine della semifinale con l'Atletico Atlantico.
Poteva essere un'impresa, è stata una disfatta. E sulla partita, per la verità, non c'è molto da dire. Senso più che unico, dopo un avvio che aveva destato più di una speranza. Ma il sogno si è infranto, irrimediabilmente, su quella palla che, sbattendo contro l'arbitro, ha lanciato il contropiede per il vantaggio dell'armata griffata oro.
Chiamarlo sogno, in realtà, è errato. Gli atteggiamenti del mister e dei suoi ragazzi hanno espletato quella che adesso è una certezza: i toni erano tribali e gridati all'ennesima potenza. Ossessivi, decisamente ossessivi.

RIVOLUZIONE? -
È finita così, con un 9-2 che non merita più di un superficiale commento. De Luca aveva optato per il 3-2-1, scombinando clamorosamente le carte in tavola e sbugiardando le scelte che aveva difeso per mesi. Da qui è nata la confusione, conseguenza del rientro tanto atteso di Camaiani, al quale è stata concessa fiducia illimitata. Fuori chi aveva sudato e chi c'era sempre stato, senza un motivo apparente. Davanti a Romeo, ecco Pelati a destra e Ragnini sulla sinistra. Camaiani, appunto, il coordinatore al centro della retroguardia: posto ricoperto ottimamente, in sua assenza, dallo stesso Pelati. Centrocampo quasi inedito con Bratto e Petrini titolari, dietro all'ariete Piserchia.

DEVIAZIONE FUORI PROGRAMMA -
Dieci minuti di trincea e poi l'uragano. Questa, in pillole, la gara dei biancoblu. Un avvio solido, compatto, determinato. Poi l'arbitro che ci mette, involontariamente, del suo. Pelati cerca un passaggio centrale, il direttore di gara intercetta e fa clamorosamente ripartire gli uomini di Tognaccini. Difesa scoperta, Romeo battuto. Per il raddoppio non c'è troppo da aspettare. In dieci minuti è già 4-0. In mezzo, un'incredibile palla-gol gettata da Petrini: scovato da Bratto in area di rigore, butta in bocca al portiere la sfera che avrebbe accorciato sull'1-2.
Il 5-0 arriva a una manciata di minuti dal termine, con il tifo (numerosissimo) vicoaltino che non può far altro che restare ammutolito. Poco dopo, calcio di rigore per l'Atletico Atlantico: netto fallo di Camaiani su Borghi. De Luca perde la testa, esce dal campo senza che l'arbitro gliene faccia esplicita richiesta. Il Vico Alto pare impazzire un'altra volta, la terza su tre, nelle gare con i campioni uscenti. L'unico a ragionare è Romeo, che si tuffa e nega a Borghi la trasformazione del penalty.

INERMI - All'intervallo, De Luca rientra in campo e prova a risistemare la squadra. La situazione - i paradossi del calcio - è identica a quella di un anno prima, quando nel playoff promozione con l'Alberino la prima frazione terminò 5-0 per i rossoneri. Una maledizione.
Il secondo tempo si apre con una fragorosa esultanza che giunge dagli spalti. Ha segnato Piserchia, su suggerimento in profondità di Bratto. Sembra il gol del vantaggio, o al massimo del pari. Ma è solo l'1-5.
Due miracoli di Romeo non bastano a restare a galla. L'Atletico ristabilisce le distanze in pochi minuti. Vaccarella trova il 2-6, fortunoso. Poi dilagano i terribili vecchietti, fino al 9-2.
De Luca, imbambolato, si dimentica dei cambi e agisce con inaudita lentezza. Prima rileva Bratto e lancia Ragnini a mo' di regista. Poi si fa male Vaccarella, e rimette Bratto, ma in fascia. Le idee tattiche terminano qui. Nel finale, Marrucci e De Luca G. subentrano a Cinelli e ancora a Ragnini. Si dispongono sulla fascia, potevano rappresentare le forze fresche per evitare un passivo così pesante. Ma è tardi e fa freddo. È notte fonda, e il Vico Alto è eliminato.

FINALINA - Adesso rimane l'obiettivo terzo posto, ma sarà dura. Il Cerchiaia ha incredibilmente perso la sua semifinale, con il Sant'Eugenia, ai calci di rigore. Col senno di poi, sarebbe stato meglio segnare il quarto gol e posizionarsi terzi nell'ultima sfida della regular season.
Lontano anche l'obiettivo Campionati Regionali: è finito tutto e non ce ne siamo neanche accorti.

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Ufficio Stampa


 
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